giovedì 9 febbraio 2017

Chiamami adesso


Anagrammi in versicoli a

Paolo Conte

Brassaï, Fille de joie, Rue Quincampoix, 1931

























Tono epocal,
lento opaco,
o con petalo
o capo lento,
poeta col no
e palco tonò!






domenica 5 febbraio 2017

Rime tempestose

Giorgio de Chirico, Cavallo bianco in riva al mare, 1940 ca.
























Sorge il sole, canta il gallo,
donald trump monta a cavallo,
ma l’imbizzarrito equino
scuote il duce leonino
prima in aria e poi in terra.
«Basta, basta sia la guerra!
Questo pony è messicano
e forsanche musulmano:
metto al bando questo e quello
e li sfido pure a duello.
E tu brutto grugno equino
porgi al duce un bell’inchino
e di nuovo immantinente
offri il dorso penitente
ché mi aspettano le folle
per plaudirmi ormai satolle
del portento che io sono
sia che bercio, twitto o tuono,
circondato da strafighe
che trascinan le mie bighe.
Trepidante attende il mondo
le mie gesta a tuttotondo:
immigrati e poveracci?
Via, cacciati come stracci.
Donne, infermi e altri sfigati?
Affanculo e bastonati.
Il mio gran messaggio è chiaro:
«o sei ricco oppur ti sparo».
«Baro, baro, baro, baro
- or proruppe il fiero equino -
mai e mai sulle mie spalle
porterommi un contaballe,
sarò io ben un cavallo
ma tu sei uno sciacallo,
di nequizie vil stendardo
turpe, rozzo e gran bastardo.»